Le compagnie iniziano a pesare le persone, oltre ai bagagli
Il peso delle persone può influire per i casi di overbooking
Cosa accade ai passeggeri che restano a terra per volo troppo pesante
Il peso ed il volo rappresentano due aspetti direttamente collegati tra loro. Prendere una bilancia di casa e pesare la propria valigia, con il terrore di superare i chili consentiti dalla compagnia aerea, è una delle abitudini degli italiani quando decidono di viaggiare con il mezzo di trasporto più veloce.
Questo avviene per evitare di incorrere in sanzioni da parte della compagnia aerea, che, nella fase di acquisto, limitano l'utente a determinati parametri da rispettare, in base all'acquisto del biglietto effettuato. Il passeggero, infatti, deve rispettare determinati chilogrammi nel suo bagaglio a mano, così come nel bagaglio da stiva, se comprato separatamente o previsto senza spese aggiuntive da parte della compagnia aerea.
Il peso della valigia però non è il solo da tenere in considerazione. Tutte le compagnie aeree, infatti, in fase di decollo verificano il peso medio complessivo dell'aeromobile. Questo avviene con particolare attenzione in determinate tratte aeree ed in particolari condizioni meteo. Con un aereo troppo pesante, infatti, in circostanze ben chiare sul momento, il personale di bordo può decidere di far scendere qualche passeggero.
In questo caso il caso che si verifica è paragonabile a quello di overbooking, cioè quel disservizio aereo provocato dalle compagnie, quando si vendono più biglietti aerei rispetto al numero effettivo di seggiolini a disposizione sul velivolo. Il passeggero rimasto a terra per l'eccessivo peso dell'aereo, nei più dei casi su base volontaria e solo successivamente selezionato dalla compagnia aerea, ha diritto alla compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento Europeo 261/2004.
In questo caso, pertanto il viaggiatore avrà diritto al rimborso per overbooking, che va da 250 a 600 euro ed inoltre dovrà ricevere assistenza dalla compagnia aerea, con un volo alternativo offerto gratuitamente. Se ciò non avverrà, il passeggero avrà la possibilità di acquistare un nuovo biglietto aereo per la stessa destinazione prefissata, anche con un nuovo vettore aereo. Successivamente il viaggiatore potrà richiedere anche rimborso di questo nuovo biglietto aereo alla compagnia che ha deciso di non imbarcare il passeggero, per via della pesantezza volo.
C'è chi però pesa effettivamente le persone a bordo, senza calcolare valori medi riportati dall'Easa, l'agenzia europea per la sicurezza aerea. Questo è il caso di Finnair, che su base volontaria, presso il proprio hub di Helsinki, in Finlandia, pesa i passeggeri per aggiornare i valori medi del volo in proprio possesso. Questa operazione infatti non veniva fatta da alcuni anni e la compagnia aerea finlandese ha deciso di studiare nuovi dati ed allargare così la scelta di quanto già in possesso.
Tutte le compagnie aeree, come già detto nel corso dell'articolo, tengono in considerazione diversi elementi come il carburante caricato, le valigie in stiva, il cargo, i pasti e quindi le persone a bordo con dei valori medi. Questa operazione viene effettuata per bilanciare meglio il velivolo ed evitare particolari problemi in fase di decollo, con il rischio del tail strike, ossia quel colpo di coda della macchina aerea che tocca la pista.
Il dato curioso è fornito dalle rilevazioni, in quanto affermano che in inverno il peso a bordo è maggiore rispetto a quello estivo. Questo avviene perché le persone indossano abiti più pesanti, che vanno così ad influire al bilanciamento dell'aereo.
Se ti trovi in un caso di overbooking, puoi avviare la pratica gratuitamente compilando il form su italiarimborso.it.