Volo Milano Vienna cancellato, passeggeri bloccati a Malpensa
Scatta il diritto al risarcimento aereo per i viaggiatori

Disagi e ritardi per decine di viaggiatori diretti in Austria
Martedì 22 aprile si è trasformato in una giornata da incubo per decine di passeggeri che avrebbero dovuto imbarcarsi sul volo OS514 da Milano Malpensa a Vienna. La cancellazione improvvisa del collegamento operato da Austrian Airlines, senza apparenti cause eccezionali, ha lasciato a terra numerosi viaggiatori, costretti a trascorrere lunghe ore all'interno del terminal alla ricerca di una soluzione alternativa.
Secondo quanto riferito da fonti presenti in aeroporto e confermato da dati operativi, le condizioni meteo sulla tratta erano buone, escludendo così motivazioni legate a maltempo, scioperi, o bird strike, cioè l'impatto con volatili, una delle cause più comuni di cancellazione legittima. Questo aspetto è cruciale: se l'interruzione del servizio è attribuibile alla compagnia aerea e non a cause di forza maggiore, i passeggeri hanno diritto a una compensazione pecuniaria.
In base al Regolamento (CE) n. 261/2004, ogni passeggero coinvolto in una cancellazione del volo ha diritto a una compensazione economica, salvo che il vettore non dimostri che la cancellazione è dovuta a circostanze eccezionali.
Nel caso di voli a corto raggio – come il collegamento tra Milano e Vienna, che misura meno di 1.500 km, l'indennizzo spettante è pari a 250 euro per passeggero.
In molti casi, non è stato fornito un volo alternativo in tempi ragionevoli, costringendo alcuni a prenotare di tasca propria un nuovo biglietto o a rinunciare al viaggio.
Le cause tecniche alla base della cancellazione non sono state ufficialmente chiarite, ma l'assenza di eventi meteorologici avversi o altre emergenze esterne porta a ritenere che il problema sia stato interno alla compagnia. In questi casi, la responsabilità ricade direttamente sul vettore, che è obbligato a risarcire i danni ai passeggeri.
Per richiedere il risarcimento, i viaggiatori possono affidarsi a società specializzate come ItaliaRimborso.it, che gestiscono l'intero iter burocratico.
Va ricordato che la richiesta può essere presentata entro due anni dalla data del volo, ma è consigliabile farlo il prima possibile per evitare problematiche legate alla documentazione.
Molti dei passeggeri coinvolti viaggiavano per motivi urgenti, tra cui impegni di lavoro, visite mediche o vacanze programmate da tempo. Per loro, la cancellazione ha comportato non solo una perdita economica, ma anche un danno morale e organizzativo.
Il caso del volo OS514 è solo l'ultimo di una lunga serie di disservizi che colpiscono il trasporto aereo, specie nei periodi di alta affluenza. Tuttavia, la normativa europea tutela efficacemente i passeggeri, purché essi siano consapevoli dei propri diritti e pronti a farli valere.
In un contesto dove la puntualità è sempre più preziosa, trasparenza, assistenza e risarcimenti sono strumenti fondamentali per riequilibrare il rapporto tra passeggero e compagnia aerea. E, soprattutto, per evitare che una giornata da incubo resti senza risposta.