Volo Monaco Roma cancellato, passeggeri bloccati in aeroporto
Volo LH1872 del 15 giugno 2025: cancellazione e disagi

I passeggeri hanno diritto al rimborso delle spese sostenute
Il 15 giugno 2025 si è trasformato in una giornata di frustrazione per molti passeggeri in partenza da Monaco di Baviera diretti verso Roma Fiumicino. Il volo LH1872, operato da Lufthansa, era originariamente previsto per le ore 20:20, ma a causa di circostanze non meglio specificate è stato prima ritardato e poi definitivamente cancellato, costringendo i viaggiatori a riorganizzare in fretta il proprio itinerario e, in molti casi, a perdere le coincidenze programmate.
Il volo, secondo la tabella, sarebbe dovuto arrivare a Roma alle 21:55 dello stesso giorno, ma a fronte di un'attesa prolungata e della successiva cancellazione, i passeggeri sono stati informati della cancellazione.
Nonostante il disagio evidente e la cancellazione del volo, la compagnia aerea non è tenuta, in questo caso, a corrispondere la compensazione pecuniaria forfettaria prevista dal Regolamento CE 261/2004, che per una tratta come questa ammonterebbe a 250 euro. Ciò accade per via di avverse condizioni meteorologiche, rendendo il volo, nel gergo tecnico, “non lavorabile” dal punto di vista risarcitorio.
Tuttavia, è importante sottolineare che il fatto che il volo non sia risarcibile non esclude affatto il diritto dei passeggeri al rimborso delle spese sostenute a causa del disservizio. Il regolamento europeo tutela comunque chi si trovi in queste situazioni, imponendo alle compagnie aeree l'obbligo di prendersi cura dei propri clienti e di rimborsare ogni costo necessario e documentato che sia stato affrontato per completare il viaggio.
Molti dei passeggeri del volo LH1872 hanno dovuto acquistare, a proprie spese, nuovi biglietti aerei per raggiungere Roma o altre destinazioni collegate. In altri casi, sono stati costretti a trascorrere la notte a Monaco, prenotando in fretta un hotel e sostenendo ulteriori costi per i pasti, i trasporti da e verso l'aeroporto o per acquistare generi di prima necessità. Queste spese vive, diretta conseguenza della cancellazione del volo, sono rimborsabili per intero, a patto che siano state documentate con scontrini, ricevute o fatture.
Non è raro che, in situazioni simili, le compagnie aeree cerchino di limitare i rimborsi o di proporre voucher al posto di somme in denaro. Tuttavia, la normativa è chiara: i passeggeri hanno diritto al rimborso in forma monetaria, soprattutto quando si tratta di costi sostenuti autonomamente per rimediare a un disservizio causato dalla compagnia. Il consiglio, in questi casi, è di conservare tutta la documentazione relativa al volo (carte di imbarco, email o sms di cancellazione), insieme a ricevute e fatture per ogni spesa effettuata.
Per ottenere il rimborso, è possibile rivolgersi a ItaliaRimborso ed avviare la pratica.