Il Giudice di Pace di Bari condanna Ryanair per volo in ritardo
Il ritardo è avvenuto sulla tratta aerea Bari Milano Malpensa

Il Giudice di Pace di Bari ha accolto la richiesta di compensazione
Il Giudice di Pace di Bari ha pronunciato una sentenza che condanna la compagnia aerea Ryanair a risarcire un passeggero per il ritardo del volo FR6183 Bari-Milano Malpensa del 29 agosto 2023, giunto a destinazione con oltre tre ore di ritardo.
Al centro del contenzioso vi era il diritto alla compensazione pecuniaria previsto dall'art. 7 del Regolamento CE 261/2004, che stabilisce un indennizzo forfettario, in questo caso di 250 euro, per i passeggeri che subiscono un ritardo pari o superiore a tre ore. Nonostante il tentativo di composizione bonaria, il vettore non aveva dato seguito al pagamento, rendendo necessario il ricorso alla giustizia.
Ryanair ha provato a difendersi sollevando diverse eccezioni preliminari. In primo luogo, ha sostenuto l'improcedibilità della domanda per mancato esperimento della conciliazione obbligatoria, facendo leva sulla delibera ART. Tuttavia, il giudice ha rigettato questa tesi richiamando sia la Cassazione sia la recentissima pronuncia del TAR Piemonte, che ha ritenuto incompatibile il meccanismo della conciliazione obbligatoria con la natura stessa della compensazione pecuniaria, nata per garantire un ristoro immediato, certo e automatico ai passeggeri.
L'articolo 7 del Regolamento, infatti, non è oggetto di negoziazione: è la legge stessa a stabilire l'importo da riconoscere al viaggiatore in caso di ritardo qualificato, e ogni tentativo di mediazione rischierebbe di ledere i diritti fondamentali del consumatore.
Nel merito, la sentenza si sofferma su un elemento cruciale: l'assenza dell'equipaggio, causata da un malfunzionamento dei sistemi di controllo aereo britannici il giorno precedente, non rappresenta una circostanza eccezionale tale da esonerare Ryanair dal pagamento della compensazione.
Secondo il Giudice, il ritardo del volo FR6183 è da ricondurre a una mancanza organizzativa del vettore, che avrebbe dovuto predisporre soluzioni alternative per evitare la propagazione dei disservizi su voli successivi. L'assenza dell'equipaggio, infatti, non ha colpito direttamente né l'aeroporto di partenza né quello di arrivo del volo oggetto di causa. Inoltre, non è stato dimostrato che Ryanair abbia adottato tutte le misure idonee per evitare il danno.
Il Giudice di Pace ha dunque accolto in toto la domanda del passeggero, riconoscendogli 250 euro di compensazione pecuniaria. La sentenza assume un significato che va oltre il singolo caso. Dimostra che anche in situazioni apparentemente complesse o tecnicamente articolate, i diritti dei passeggeri non sono negoziabili e devono essere rispettati in pieno, soprattutto da operatori di grandi dimensioni come Ryanair. L'efficacia del lavoro svolto da Italia Rimborso si conferma una risorsa concreta per centinaia di viaggiatori che spesso si trovano a fronteggiare ostacoli nel far valere i propri diritti.
Da ItaliaRimborso commentano con soddisfazione: “Questa pronuncia del Giudice di Pace di Bari è una vittoria della legalità, della chiarezza e della tutela effettiva dei diritti dei consumatori. La compagnia aerea non ha potuto sottrarsi alle sue responsabilità, e il passeggero ha finalmente ottenuto giustizia. Continueremo su questa strada”.