Tribunale di Palermo: il reclamo al vettore aereo non è obbligatorio
Ryanair condannata in appello per volo in ritardo Palermo Roma

Ribaltata la sentenza del Giudice di Pace di Palermo
Il Giudice di Pace di Palermo aveva stabilito che il consumatore avrebbe dovuto reclamare il suo diritto compilando un form sul sito web della compagnia. Un diritto negato, oltre al ritardo di tre che ha rinviato i programmi di un viaggiatore. Ma il Tribunale Ordinario di Palermo, ribalta la sentenza, e che con decisione depositata il 21 settembre 2025 ha accolto l'appello promosso da ItaliaRimborso, condannando la compagnia aerea Ryanair al pagamento di una compensazione pecuniaria pari a 250 euro, oltre spese legali e interessi, in favore del passeggero rappresentato dalla claim company.
Il caso riguarda il volo FR3788, partito dall'aeroporto di Palermo e diretto all'aeroporto di Roma Ciampino in data 30 settembre 2023. L'aereo, programmato per la partenza alle ore 12:15, ha lasciato lo scalo soltanto alle 15:33, atterrando alle ore 16:30 invece delle 13:30 previste. Un ritardo complessivo di tre ore, che secondo il Regolamento CE 261/2004 dà diritto a una compensazione pecuniaria.
La compagnia aerea aveva inizialmente contestato la procedibilità della domanda, sostenendo che il passeggero non avesse preventivamente presentato reclamo diretto, come previsto dalle proprie condizioni generali di trasporto. Tuttavia, il Giudice ha chiarito che tale interpretazione avrebbe rappresentato una limitazione ingiustificata dei diritti sanciti dal diritto europeo, ribadendo che il passeggero può rivolgersi direttamente a terzi incaricati, come ItaliaRimborso, per ottenere tutela.
La sentenza sottolinea inoltre che Ryanair non ha contestato il merito dei fatti posti a fondamento della richiesta di risarcimento, rafforzando così la posizione di ItaliaRimborso. Oltre alla compensazione di 250 euro, la compagnia aerea è stata condannata anche al pagamento delle spese legali di entrambi i gradi di giudizio.
«Si tratta di una pronuncia molto importante – commentano da ItaliaRimborso – perché conferma la centralità della normativa europea a tutela dei passeggeri e ribadisce che le condizioni generali imposte dalle compagnie aeree non possono mai comprimere i diritti sanciti dall'Unione Europea. La decisione del Tribunale di Palermo rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta per garantire giustizia a chi subisce disagi nei trasporti aerei».
ItaliaRimborso invita i passeggeri che hanno subito ritardi, cancellazioni, negati imbarchi o smarrimenti bagagli a verificare il proprio diritto al risarcimento tramite il portale ufficiale www.italiarimborso.it.